Il rapporto umano e caratteristico dell’omeopata con il paziente è cruciale per ottenere l’effetto placebo e la guarigione . Nell’ articolo precedente abbiamo parlato in generale dell’omeopatia, una tra le tante medicine alternative. Approfondiamo la relazione tra l’omeopata e il suo paziente.
Chi è l’omeopata?
ll rapporto dell’omeopata con il paziente si basa sull’empatia e l’ottima comunicazione. Ma chi è questo terapeuta? In Italia l’omeopata è un professionista che ha conseguito la laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e la specializzazione in Omeopatia, presso una struttura pubblica o privata. L’omeopata presta grande attenzione al vissuto e alle emozioni del paziente. L’omeopata ideale instaura un rapporto di profonda fiducia ed empatia con il malato. E ha grandi abilità di comunicazione e persuasione. Ciò che contraddistingue i promotori dell’omeopatia, e in generale delle medicine alternative, è proprio la personalità carismatica e ammaliatrice. Spesso creano incertezze riguardo alla medicina ufficiale e ai farmaci. Eppure, si pongono come figure di notevole spessore, socialmente riconosciute come “perbene” (medici, manager, scienziati, intellettuali, ecc.) che trasmettono attendibilità. Sono dei bravi sofisti, abili nell’arte del parlare.
Il rapporto dell’omeopata con il paziente nelle visite
Approfondiamo le caratteristiche di questo rapporto tra medico e la psiche del paziente. Nelle sue visite l’omeopata si contraddistingue per una grande disponibilità di tempo, scrupolosità e attenzione al dialogo sulla vita globale dell’assistito. Il rapporto tra l’omeopata e il paziente presenta degli aspetti positivi assenti nella medicina tradizionale. Il medico tradizionale è generalmente formale, distaccato, sintetico e frettoloso. Invece, l’omeopata mostra un atteggiamento molto umano, cordiale, meticoloso e imperturbabile. L’omeopata si informa su tutte le fasi dell’esistenza dell’individuo a partire dal parto, sulla sfera psicologica e sociale, sullo stile alimentare. Tende a occuparsi di tutti i mali dell’assistito. Invece, la medicina ufficiale moderna è settorializzata per via della sua complessità: ogni specialista si occupa di uno specifico disturbo. Non c’è un medico tuttologo. Ne consegue che il paziente non si sente più trattato globalmente come un essere umano che soffre, ma come un oggetto che rappresenta una serie di problemi e valori di analisi ed esami clinici. Questa freddezza non c’è dall’omeopata. L’omeopata, come scrive il medico Di Grazia , “ci coccola”, ci sta vicino, anche se il suo rimedio è semplice acqua zuccherata. Questo rapporto umano e l’attenzione alla spiritualità rafforza l’effetto placebo. Il rapporto rassicurante ed empatico con il terapeuta può indurre l’attivazione di sistemi neuropsicologici e immunitari, in grado di contrastare lo stato patologico. Tale relazione medico-paziente è un punto di forza delle medicine alternative, che rifacendosi alle filosofie di stampo olistico, considerano il paziente nella sua integrità di persona, unione di spirito, mente e corpo.
Che cosa prescrive l’omeopata
Abbiamo visto che la relazione dell’omeopata con l’assistito è importante per la guarigione. Ma, resta il fatto che l’omeopata prescrive prodotti naturali diluiti secondo i principi dell’omeopatia. In omeopatia l’effetto terapeutico è tanto maggiore quanto più è bassa la concentrazione delle sostanze, cioè quanto più è elevata la diluizione. Ciò è smentito dalla Scienza. In allopatia (la medicina ufficiale), la potenza maggiore di un medicinale si ottiene a dosaggi più alti. Tra i rimedi omeopatici più frequentemente prescritti ci sono alcune particolari forme farmaceutiche: le tinture madri, i macerati glicerici, i granuli e i globuli.
Le tinture madri sono preparazioni liquide derivanti dall’estrazione di sostanze animali o vegetali, in un solvente acquoso o idroalcolico secondo specifici rapporti.
I macerati glicerici sono soluzioni liquide ottenute da gemme o germogli di origine vegetale (la parte embrionale delle piante) o materiali animali, utilizzando solventi ausiliari come il glicerolo.
I granuli sono piccoli zuccherini con una diluizione omeopatica e generalmente si assumono più volte nella giornata.
I globuli sono ancora più piccoli, e si assumono una sola volta, saltuariamente.
Gli omeopatici non richiedono ricetta medica per cui sono rimedi che anche il farmacista può consigliare. Per ragioni di marketing questi prodotti della pseudoscienza non possono mancare in farmacia.
Chi è il paziente dell’omeopata
Il rapporto particolare con l’omeopata attira soprattutto il paziente che non si fida della medicina ufficiale. Spesso, questo paziente ha una visione complottista estremizzata riguardo all’attività delle aziende farmaceutiche. Dietro la sua cieca fiducia nella medicina alternativa, probabilmente, si nascondono disagi inconsci, fragilità e vulnerabilità psicologiche. Questo paziente spesso diffida della scienza, della ricerca farmacologica e della vaccinazione. Non a caso, si nota che sono ferventi no-vax i genitori dei bambini malati, in cura esclusivamente dall’omeopata.
Genitori spesso confortati dalla sicura assenza di effetti collaterali dei rimedi omeopatici. Credono di prevenire i malanni dei propri piccoli, con la somministrazione di globuli e granuli assunti con costanza. Come afferma il medico Di Grazia, si tratta di zucchero travestito da farmaco.
Eppure, i semplici zuccherini possono funzionare, soprattutto grazie all’effetto placebo.
Ma, il particolare rapporto dell’omeopata con il paziente non salva la vita del malato, affetto da gravi patologie. E ciò emerge dai casi di cronaca principali, che vedremo nel prossimo articolo.
Mi chiamo Aisha Kais. Ho 27 anni e collaboro in questo blog perché mi interessa praticare la scrittura, una passione che ho fin dall’adolescenza. Negli ultimi anni ho ricevuto una serie di premi letterari in alcuni concorsi nazionali e internazionali di Letteratura. Spesso le poesie premiate sono state pubblicate.Oltre alla poesia, mi piace comunicare argomenti scientifici e mi interessa il mondo dell'insegnamento. Nel blog mi occuperò di scienza e salute, temi legati principalmente alla mia professione di farmacista. Ho conseguito la laurea quinquennale in Farmacia, cum laude, presso La Sapienza (RM) nel 2021 e ho cominciato a lavorare in farmacia nel 2022. Per avere delle conoscenze sul giornalismo scientifico , mi sono iscritta al corso di laurea magistrale in Comunicazione scientifica e biomedica (La Sapienza), che ho concluso nel 2023. Il mio obiettivo è usare il background accademico per scrivere nella sezione “La bussola della salute”. Parlerò di fake news riguardo alla salute, ai farmaci e alle terapie alternative. In particolare ho analizzato diversi studi scientifici per scrivere "L'omeopatia non ha effetti scientificamente dimostrati" .Ringrazio la Dott.ssa Longobardi Angela, responsabile di questo blog, per gli insegnamenti che fornisce riguardo alla scrittura digitale e al mondo del web. Mi è piaciuto molto il fatto di aver trovato uno spazio virtuale in cui scrivono tanti colleghi, che hanno percorsi formativi diversi. E penso che questa diversità sia fonte di grande arricchimento!
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